di Giuseppina Iannotti Sconcertante e a dir poco fuori luogo. Sono le uniche parole che mi vengono in mente per commentare la nota dell’ASL riguardo al decesso per infarto del povero Lorenzo. Se poi aggiungiamo le minacce rivolte al nostro Comitato sfioriamo addirittura il paradossale.
Per prima cosa, vorremmo osservare come, a differenza nostra, che nei comunicati e nelle manifestazioni ci mettiamo nome e cognome (e anche la faccia evidentemente), chi scrive quella nota si nasconde abilmente dietro la sigla dell’Asl: CHI SPECIFICATAMENTE dell’Asl si è sentito attaccato dal nostro comunicato? Perché non firma col suo nome e cognome i suoi pensieri?
Anche perché questa PERSONA (perché altrimenti ci rifiuteremmo di parlare con una sigla), probabilmente sta guardando un film diverso!
Rileggendo con attenzione il nostro comunicato, nessuna strumentalizzazione è stata fatta di alcunché. Abbiamo riportato un fatto. Abbiamo raccontato di come è utile avere a due passi una struttura che possa salvare una vita (anche nei casi in cui poi non ci si riesca, purtroppo). Abbiamo raccontato di come questo sia realmente accaduto, enfatizzando l’operato di coloro che nell’Ospedale di Cerreto ci lavorano pur tra mille difficoltà. La trama del film che stiamo raccontando da mesi dice che:
NOI vogliamo proteggere il nostro ospedale così com’è, e VOI ce lo volete chiudere!!
E se questo a Lei non è ancora ben chiaro, noi siamo qui a spiegarglielo con la stessa pazienza e la determinazione con la quale portiamo avanti la nostra missione.
Riteniamo una superflua strumentalizzazione invece, il voler sottolineare con l’appropriato uso di una impeccabile quanto inutile terminologia tecnico-scientifica, e pur di attaccare questo Comitato, la condotta e i comportamenti di vita del povero Lorenzo, pubblicando che fumava … che era iperteso … che non “ben compensava” la sua ipertensione; quasi come a dire “…in fondo se l’è cercata…”.
Cosa importa adesso. Lasciamo che Lorenzo riposi nelle grazie del Buon Dio. E soprattutto non gettiamo fumo negli occhi per spostare il problema su altri fronti. Un management che funziona davvero, trasforma i problemi in soluzioni. Non elimina il problema chiudendo un Ospedale che funziona o nascondendo la polvere sotto al tappeto. Non decreta la chiusura immediata di un blocco operatorio che funziona, mandando a spasso pazienti già ricoverati e in attesa di intervento chirurgico. Non lascia che si spendano centinaia di migliaia di euro per una sala di rianimazione che poi non è mai stata resa operativa. Quello che chiediamo sono soluzioni intelligenti a salvaguardia della salute pubblica; non le minacce di denuncia, malcelate dietro un’altisonante acronimo: ASL!
A noi le minacce non intimoriscono. Abbiamo invece paura dell’ignoranza, dell’incapacità gestionale, del prevalere degli interessi politici su quelli della gente comune. Questo sì che ci terrorizza.
Comitato Civico
“No alla chiusura dell’Ospedale Maria delle Grazie”
di Cerreto Sannita
Cerreto Sannita, 17/04/2010
Per il Comitato
Il Presidente
Giuseppina Iannotti
Al comitato va tutta la nostra solidarietà.
Associazione I coraggiosi