di Pierluigi Santillo

Fabio Romano, al termine del consiglio comunale che ha approvato le “intenzioni” della maggioranza istituzionale di vendere un pezzo di parco naturale ad una cava e un pezzo di Grassano, l’ultimo polmone verde tra noi e Telese , ci ha dato una copia della precedente delibera di Giunta.

Noi, infatti, nonostante i rapporti interlocutori con l’assessore all’ambiente di S. Salvatore Telesino (finalizzati alla costituzione di una consulta ambientale, con libero accesso di tutti i cittadini che ne avessero voluto far parte), non sapevamo nulla di questi sviluppi. Credevamo che la questione fosse all’attenzione dell’Amministrazione per ostacolare il lavoro della cava, e non per precostituire le condizioni per concedere alla proprietà ulteriori vantaggi in termini di allargamento dell’area utilizzata dalla cava stessa.

Inoltre, va sottolineato che la vendita di terreni pubblici è una questione delicatissima, e che non può essere liquidata con la giustificazione di esigenze di bilancio.

Vendere territorio pubblico impone, tra l’altro, la doverosa e, per noi, necessaria analisi della destinazione finale, e sappiamo bene che  nella maggior parte dei casi si compra solo per costruire o, peggio ancora, per scavare e devastare, come in questo caso. Ebbene,  non è questo un modello di sviluppo accettabile dalla nostra Comunità, soprattutto quando il tutto viene deciso senza coinvolgere attivamente  i cittadini.

D’altra parte, tutto era già cominciato con la vecchia amministrazione.

A giudicare dai risultati, il sindaco Creta non ha mai protetto il territorio comunale, e, dal vecchio proprietario della Cava al nuovo, tutto era sempre stato permesso. Adesso i danni sono visibili, dato che l’attuale proprietario non ha alcuno scrupolo nell’escavare, e tutti possono vedere quotidianamente le parti di costone che crollano regalandogli il materiale edilizio. Peraltro, i camion che entrano ed escono dalla cava non sono mai coperti dal telone, la polvere non viene abbattuta con spruzzi d’acqua, la rete di protezione del costone non è stata realizzata, una costruzione della cava si appoggia direttamente alla collina, non si sa se esistono le prescritte misure di protezione della sottostante falda acquifera, l’ARPAC trovò rifiuti da bonificare e fu già accertato uno sconfinamento in territorio comunale.

D’altra parte, il comitato civico sorto per contrastare il disastro ambientale provocato dalla cava e gli oggettivi disagi dei residenti ricevette molte promesse dal candidato-sindaco Izzo, tanto che un ragazzo del comitato fu candidato con loro, ma quelle promesse sono ancora in attesa di essere onorate.

Insomma, a San Salvatore  Telesino, se qualcuno si illudeva che qualcosa stesse cambiando, può iniziare a ricredersi: le iniziative per l’eliminazione delle buste di plastica per aiutare l’ambiente, pur encomiabili, si sono limitate al coinvolgimento dei bambini, mentre il territorio continua ad essere aggredito, con determinazione,  nell’indifferenza quotidiana, nel silenzio e, forse, nella paura di eventuali intimidazioni.

Ringraziamo il consigliere, oggi di minoranza, ma prima con Creta in maggioranza, Fabio Romano, per averci fornito copia della pessima delibera di Giunta Comunale del 5 marzo 2010, ma non possiamo fare a meno di chiederci, anche, perché lo abbia fatto.

Perché sceglierci come interlocutori adesso, mentre fin ora siamo stati definiti al massimo “personaggi in cerca d’autore” senza velleità “elettive” e, pertanto, indegni di dibattiti e risposte sul piano politico locale?

Per strumentalizzarci contro la maggioranza consiliare, o per difendere insieme il territorio?

L’attività di controllo e vigilanza che la minoranza può esercitare sugli atti posti in essere dalla maggioranza, dal Sindaco e dalla Giunta, è fondamentale, ed è meritoria ogni attività di informazione e partecipazione ai cittadini di quello che avviene nella casa comunale (e che riguarda tutti).

Il Gruppo di minoranza consiliare, a nostro avviso, dovrebbe scrivere subito un manifesto ai cittadini, e partecipare a tutti quello che sta succedendo, dopo di ché, se ce ne sono le condizioni, procedere legalmente contro tali intenzioni di s-vendita del territorio pubblico. Inoltre, dovrebbe ostacolare lo stillicidio quotidiano in termini ambientali, operato da una cava su un parco naturale  e, ancora, attivarsi per obbligare al ripristino di tale luogo, che va valutato per la sua effettiva ricchezza e bellezza (area SIC).

Peraltro, di cave prive di autorizzazione per effettuare attività estrattive, ce ne sono anche in altri siti, nel nostro territorio.

Fabio Romano, come capogruppo di minoranza e come avvocato, ha  tutti gli strumenti per agire, sia utilizzando la via politico-istituzionale che quella legale.

In questa battaglia ci troverebbe certamente al suo fianco, ma siamo pronti ad andare avanti comunque, anche senza agganci istituzionali e, soprattutto, rifiutando ogni strumentalizzazione.

Faremo il possibile (a modo nostro) e ci opporremo, come cerchiamo di fare da tempo, con tutte le nostre energie e con ogni mezzo lecito a nostra disposizione, ad ogni tentativo di aggressione ai beni comuni (ambiente, salute, paesaggio, …).

Ma continuiamo a credere che un’Amministrazione comunale, senza aspettare le proteste dei cittadini, deve operare scelte concrete, decise e coraggiose, guardando al futuro e all’interesse di tutti i cittadini, coinvolgendoli in concrete politiche di tutela dell’ambiente.

Siamo convinti che la consulta ambientale, proposta dallo stesso assessore all’ambiente dell’attuale amministrazione, possa costituire il luogo ove tutto ciò possa realizzarsi. Pensiamo ad uno strumento  di collaborazione fra amministrazione e cittadinanza, che crei le condizioni per il massimo coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni presenti sul territorio interessate alla tutela dell’ambiente.

Cittadini in movimento – Laboratorio di Cittadinanza Attiva

- Annuncio pubblicitario -
Articolo precedenteClamoroso. Annullate le elezioni a Telese Terme
Articolo successivoSan Lupo accolti i primi 35 eritrei

5 Commenti

  1. Caro Pierluigi,
    mi vedo costretto ad intervenire onde evitare eventuali equivoci in merito a quanto avvenuto nell’ultima seduta del Consiglio comunale.
    Ti ho fornito copia della delibera di giunta comunale a mero titolo informativo visto che la stessa non risultava pubblicata sul sito dell’ente e che in passato sia amministratori di maggioranza che di minoranza sono stati “accusati” di non aver dato corretta informazione sulle vicende amministrative.
    Non era mia assoluta intenzione quella di “scegliervi come interlocutori” e non ho mai definito chicchessia “personaggi in cerca d’autore senza velleità elettive” anche quando mi sono stati pubblicamente addebitati fatti e pensieri che non mi appartenevano.
    Solo per completezza, preciso di essere stato amministratore di maggioranza formalmente per circa un anno e mezzo e sostanzialmente per meno di un anno a causa della nota crisi amministrativa.
    Mi auguro che il tutto non si riduca esclusivamente ad una sterile disputa in modo da distogliere l’attenzione dalla delicata questione prospettatasi, a vantaggio di chi ha intenzioni diametralmente opposte alle nostre.
    Come ti ho già anticipato il gruppo di minoranza, oltre ad aver già contrastato gli atti deliberativi della maggioranza nella seduta di Consiglio comunale attraverso una proficua ed accesa discussione conclusasi con il palese e fermo voto contrario, nei prossimi giorni porrà in essere ogni più opportuna azione al fine di opporsi alla scellerata decisione della maggioranza.
    Ribadisco anche in questa sede la completa disponibilità del gruppo consiliare di minoranza, già manifestata pubblicamente nell’incontro tenuto il 20 marzo u.s. nella sala conferenze, ad operare in sinergia con tutti i cittadini e le associazioni che intendano impegnarsi per la difesa di interessi collettivi e, nel caso di specie, per la tutela del nostro territorio.
    Fabio Romano

  2. Innanzitutto devo precisare che i due comunicati inviati il 30 marzo e il 1 aprile a vivitelese sono “firmati” da Cittadini in Movimento, anche se materialmente inviati da persone fisiche, e sono stati il frutto di discussioni e condivisione.
    Ci sforziamo, infatti, di cercare sempre una sintesi delle diverse posizioni personali, e in questo modo cerchiamo proprio di evitare che l’attenzione si sposti dai problemi alle dispute personali.
    Inoltre, il nostro comunicato pubblicato oggi da Vivitelese, ma presente anche sul blog senza alcuna firma, è scaturito anche dalla necessità di fare delle doverose precisazioni dopo il commento, al precedente nostro intervento, da parte di Lorenzo Votto.
    Ti ringraziamo ancora per averci fornito la copia della delibera di GC del 5 marzo, e quindi per averci dato la possibilità di esprimere il nostro dissenso rispetto a questo progetto di vendita di beni pubblici (non solo quello a Pugliano, ma anche l’altro dove si vorrebbe favorire una speculazione edilizia).
    Non abbiamo nessun interesse a spostare l’attenzione dalle questioni di merito, naturalmente, e ci auguriamo che i nostri amministratori, sia di maggioranza che di minoranza, al più presto, vogliano confrontarsi con i cittadini, per ascoltarli anche, magari, e non solo per informarli.
    Abbiamo chiesto anche noi di lavorare in sinergia, lo stiamo chiedendo ormai da anni, ma finora …

  3. Gentile Fabio Romano, ” il gruppo di minoranza,…nei prossimi giorni porrà in essere ogni più opportuna azione al fine di opporsi alla scellerata decisione della maggioranza.”, scusami ma non basta e tu potrai anche definire sterile la discussione ma di fatto la cava non dovrebbe proprio esistere su questo parco. Il punto non è solo la discussione giustissima su decisioni amministrative ma anche quello che pensi e vorrai fare con la stessa determinazione per il ripristino e la bonifica ambientale di Monte Pugliano…che ribadisco si poteva fare anche prima cioè quando l’amministratore di maggioranza eri tu e la sinergia con le associazioni e i comitati non la offrivi affatto.
    grazie

  4. Caro Pierluigi,
    la tua affermazione “A giudicare dai risultati, il sindaco Creta non ha mai protetto il territorio comunale, e, dal vecchio proprietario della Cava al nuovo, tutto era sempre stato permesso”, è del tutto arbitraria e diffamatoria.
    La democrazia dà la libertà di pensiero e di parola a tutti, ma mai ha autorizzato nessuno alla diffamazione.
    Ti invito a spiegare pubblicamente cosa volevi dire con “tutto era sempre stato permesso” dall’ex Sindaco al nuovo e al vecchio proprietario!
    Aspetto la pubblicazione dei documenti e degli atti adottati dall’ex Sindaco Creta che hanno permesso tutto ai proprietari della ex Cava Bove!
    Nel frattempo ti ricordo che:
    1. Le autorizzazioni all’esercizio dell’attività estrattiva non vengono rilasciate dal Comune, bensì da autorità sovracomunali.
    2. Al Sindaco, come sicuramente sai, data la tua professionalità nel settore, non sono attribuiti dalla legge poteri per impedire tra privati compra-vendite di immobili, di terreni e/o di attività annesse e connesse.
    3. Per tutte le attività ritenute a rischio inquinamento, sono state sempre avviate dal sottoscritto le dovute sollecitazioni di vigilanza e di controllo agli organi competenti. Per quella a cui ti riferisci sono scattati anche sequestri di aree, ritenute non idonee e/o in posizione irregolare, da parte delle autorità competenti.
    4. Nell’anno 2006 l’Autorità Giudiziaria, infatti, anche su sollecitazioni del Comune, dispose in località Fossa del Monaco, area ex cava di calcare “Bove”, il “sequestro preventivo delle particelle interessate per un’attività estrattiva ritenuta abusiva”.
    5. Il Comando dei Vigili Urbani di San Salvatore Telesino, deputato per legge sempre e comunque alla vigilanza e al controllo del territorio comunale per quanto di competenza, su disposizione e specifica richiesta dell’Autorità suddetta, verificò e controllò con diversi sopralluoghi che l’area oggetto di attività estrattiva non autorizzata era stata recintata, per ordine del Genio Civile di Benevento, organo regionale deputato al controllo delle attività in questione su tutto il territorio provinciale (art. 26 L. R. 54/85), in modo da impedire l’accesso al fronte di cava e, quindi, di proseguire l’eventuale attività di scavo abusivo. Tutto è agli atti delle istituzioni interessate! L’ex Sindaco Creta, come vedi, per quanto di competenza, ha sempre adottato i provvedimenti previsti dalla legge e si è sempre adoperato per la difesa e la salvaguardia del proprio territorio, non solo in questa specifica circostanza ma anche in altre.
    6. L’ex Sindaco Creta, nel breve periodo di sindacato che va dall’inizio della nuova gestione della Cava Bove allo scioglimento del Consiglio comunale, mai ha ricevuto segnalazioni negative sulla qualità dell’attività svolta dalla nuova gestione dell’azienda dal Comando dei VV.UU., deputato per legge sempre e comunque alla vigilanza e al controllo del territorio comunale, sia in materia ambientale che per tutte gli altri settori (commercio, edilizia, ecc.).
    7. Pochi giorni prima lo scioglimento del consiglio è pervenuta al protocollo del Comune una segnalazione da parte degli abitanti della zona Pugliano, che è stata immediatamente assegnata agli organi di gestione, di vigilanza e di controllo dell’Ente per quanto di competenza.
    Quello che è successo dall’ottobre 2008 ad oggi lo devi chiedere ai Commissari di turno, agli organi comunali di vigilanza e controllo e quelli di gestione e, soprattutto, all’attuale amministrazione, ormai in attività da ben 10 mesi. Qualcuno ti dovrà pur spiegare perché la conferenza dei servizi impiantata dal primo Commissario non ha mai avuto seguito e perché non sono stati avviati i dovuti provvedimenti di competenza fino alla data odierna.

    I fatti, caro Pierluigi, smentiscono ancora una volta le tue personali valutazioni sull’operato dell’ex Sindaco Creta, perciò in futuro sei invitato a documentarti prima di diffamare la mia persona.

    Il nuovo Sindaco e la nuova maggioranza, da te sostenuti sin dalla campagna elettorale, dopo dieci mesi di amministrazione e dopo aver consumato ben 476.000 euro (che erano in cassa presso la Banca d’Italia per le riparazioni dei danni causati dal terremoto 80/81), non sapendo che “pesci pigliare”, si sono svegliati dal torpore in cui erano caduti e, senza remora alcuna, hanno deciso di modificare il deliberato del Commissario sui fondi della 219/81, non al solo fine di fare cassa, ma soprattutto per cautelarsi dopo aver omesso di dare corso al piano di rientro previsto dalla delibera commissariale n. 14 del 12 dicembre 2008, avendo incassato le entrate a tal fine previste e da loro diversamente utilizzate. Gli stessi hanno predisposto in data 5 marzo 2010, con delibera di Giunta n. 35, un piano di alienazione di beni immobiliari di proprietà comunale comprendente circa 13.000 mq. di terreno di proprietà comunale “ex cava Bove” e circa 5000 mq in località Acquafetente.

    Altro che piano di riqualificazione ambientale !!!

    Ad Emilio Mario Bove rispondo che la scusa è la solita ed ormai stantia.
    E per fortuna il fumo delle sue parole incanta sempre meno gente. L’Amministrazione ancora decanta debiti e anticipazioni di cassa, dimenticando che tutta la documentazione è al vaglio della magistratura e della Corte dei Conti, su espressa richiesta della minoranza, e prima o poi la verità verrà fuori.

    L’Amministrazione attiva (tramite colui che nel chiudere ogni consiglio comunale chiosa ”…come sempre tocca a me mettere a posto le cose”) ha dimostrato ancora una volta che non ha capito cos’è il Bilancio e la cassa comunale, cosa sono le entrate, le spese del bilancio, le anticipazioni di cassa e cosa significa “equilibrio di bilancio”. Se ne avessero minimante contezza, i novelli amministratori non avrebbero approvato il 30 settembre 2009 il “riequilibrio del Bilancio 2009” e poi il 30 novembre successivo una manovra di circa 92.000,00 euro reperendo nuove entrate (?) per finanziare soprattutto le festicciole natalizie. Visto che ancora non è loro chiara l’esistenza degli “pseudo-debiti”, per una conoscenza più approfondita dei Bilanci comunali, sarebbe opportuno che venissero pubblicati e messi a disposizione di tutti, così finalmente ciascuno capirebbe l’inganno perpetrato all’infinito da questa maggioranza.

    Oggi nel suo articolo “Calma e gesso” pubblicato su Vivitelese, il Vicesindaco afferma prima, “a scanso di equivoci”, che nel Consiglio comunale del 30 marzo “non solo non si è venduto alcun lotto di terreno, ma non si è nemmeno deciso di vendere nulla”, e subito dopo, invece, che “tale alienazione assolverà a due funzioni: da una parte favorirà un’importante riqualificazione territoriale di una apprezzabile area demaniale a servizio di strutture turistiche di particolare rilevanza (anche l’ex cava Bove?); dall’altra renderà concreta la possibilità di recuperare i fondi necessari per risanare le casse comunali depauperate per l’utilizzo di fondi ex legge 219”. (I fondi previsti dal piano di reintegro li hanno invece incassati e li hanno utilizzati per altri fini. Per cosa? Mistero!)
    Le verità sono due.
    La prima è che i nostri bravi amministratori hanno omesso di reintegrare i fondi della 219, come il Commissario aveva previsto.
    La seconda è che il vero fruitore di quei fondi è stato proprio il Commissario, che li ha utilizzati in termini di cassa nel mese di dicembre 2008; come dimostrato dal fondo cassa e dai pagamenti effettuati in quel mese.
    Oltre ciò, l’Amministrazione ha dimostrato che la vendita di tali terreni, prima definiti “gioielli di famiglia” ora considerati normale “bigiotteria” di cui disfarsi, dovrà servire da un lato a cancellare la loro grave omissione nell’utilizzo per altri fini delle entrate incassate (ma previste dal commissario per il reintegro dei fondi della 219) e dall’altro a portare a termine il ghiotto affare di oltre un milione e mezzo di euro!
    Affare per chi?
    Per il Comune, naturalmente!
    Per far cosa?
    Quello che la legge consente!
    Chissà se i nostri amministratori sono a conoscenza di cosa consente di fare la legge con i proventi derivanti dalla alienazione dei beni patrimoniali di proprietà comunale !

    La minoranza, che tra le sue virtù ha soprattutto la calma e che ancora non si è ingessata come i nostri novelli amministratori ormai allo sbaraglio, ha però votato contro il piano di alienazioni di beni patrimoniali, portato a modifica della famosa delibera del Commissario n. 14 del 12.12.2008.

    Anch’io, oggi consigliere di minoranza, in passato, pur nelle vesti di consigliere di maggioranza, ho votato contro pensando al nostro territorio. Continuerò a farlo, come del resto…hai sempre fatto pure tu, caro Pierluigi, sin dal gennaio 2007 (archivio vivitelese docet).

    Giuseppe Creta

  5. Ancora una volta, un comunicato di Cittadini in Movimento viene attribuito a chi lo ha inviato a vivitelese, e con lui si ritiene di interloquire sentendosi attaccati sul piano personale.
    Bene, anzi male, perchè questi atteggiamenti, come giustamente ha rilevato anche Fabio Romano, rischiano di sviare l’attenzione dai problemi veri di tutti i cittadini.
    Personalmente, io non ho mai attaccato sul piano personale nessuno, ma mi sono sempre limitato ad esercitare il diritto di esprimere la mia opinione e di fare le mie proposte alternative.
    Lo stesso cerchiamo di fare come Cittadini in Movimento.
    Evidentemente il mio precedente commento non è stato sufficientemente chiaro su questo punto, e mi costringe ora a rispondere, personalmente, a Giuseppe Creta.
    Il giudizio, e non l’accusa, sugli scarsi risultati dell’opera delle precedenti amministrazioni in tema di tutela dell’ambiente e del paesaggio è basato, per l’appunto, sui risultati, evidenti a tutti, e non sugli atti, mai messi a disposizione dei cittadini in modo che fossero immediatamente fruibili (pubblicazione sul sito istituzionale), nonostante le promesse.
    Gli atti, dunque, non li abbiamo potuti leggere, ma le decine di capannoni industriali disseminati sul territorio ed oramai abbandonati, i serbatoi, ben visibili sulle nostre colline, di acquedotti che non saranno mai utilizzati, un deposito di gomme esauste illegale e pericolosissimo, le speculazioni edilizie che anche a San Salvatore, dopo Telese, stanno devastando il territorio, e così via, sono sotto gli occhi di tutti.
    Quando saranno disponibili, leggeremo con attenzione anche gli atti di cui parla Giuseppe Creta, e forse potremo dare un giudizio, sempre politico e mai personale, più “documentato”.
    Non ritengo di dovermi esprimere su tutto il resto del commento che, pur rivolto a me, è in realtà riferito all’attività dell’amministrazione “attiva” (?) di San Salvatore.
    Insisto solo affinché qualcuno finalmente metta a disposizione dei cittadini le carte che riguardano la gestione dei loro soldi!
    Chiudo con una precisazione: Cittadini in Movimento, non ha mai “appoggiato” o “fiancheggiato” nessuna lista e nessun politico, tanto è vero che non abbiamo esitato nemmeno un secondo nel criticare atti della nuova amministrazione che riteniamo sbagliati ed incoerenti anche con il programma.
    Rivendichiamo semplicemente il diritto di partecipare alla vita amministrativa del nostro Paese. Rifiutiamo “arruolamenti” e, come abbiamo sempre detto e dimostrato, non siamo “di parte”. Siamo infatti pronti a confrontarci con chiunque abbia interesse vero al confronto, ed esprimeremo sempre liberamente le nostre idee, nell’esclusivo interesse della nostra Comunità, sperando in un futuro migliore per noi e per i nostri figli.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.