di Luca Mattei

L’Istituto d’Istruzione Superiore Carafa Giustiniani e, più in particolare, l’Istituto Tecnico Industriale Statale di San Salvatore Telesino hanno presentato, al cospetto di alunni, amministratori locali, organi di informazione e soggetti del mondo imprenditoriale e della ricerca, un progetto educativo-formativo sul tema dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile. La scuola torna a prendersi la scena e ad esercitare pienamente il ruolo primario che le è stato conferito ovvero quello di promuovere e migliorare le competenze degli alunni avvicinandoli nel contempo al mondo del lavoro o, appassionandoli alla ricerca, dell’Università. Infatti il tema del convegno era quello dell’energia in abbinamento a soluzioni tecnologicamente avanzate per il risparmio e la sostenibilità ambientale nella pubblica illuminazione. Dunque perfettamente coerente sotto il profilo della specializzazione del sistema produttivo regionale campano che ha le sue eccellenze in settori quali l’aeronautico, l’aerospaziale e delle biotecnologie, per loro stessa natura ad elevato tasso di contenuti tecnologici. L’ITIS di San Salvatore Telesino si prepara alle sfide della riforma scolastica andandosi a posizionare e a specializzare nel segmento hi-tech attraverso l’indirizzo di studi “Elettrotecnica ed Automazione”. A Bernarda De Girolamo, moderatrice dell’incontro, il merito di aver “gettato il sassolino nello stagno” della vita economica e sociale locale raccogliendo intorno ad un tavolo attori istituzionali e imprenditori, addetti ai lavori e membri della società civile allo scopo di sensibilizzare rispetto ad una questione che rappresenta una sfida estremamente attuale. Dopo una breve introduzione della Preside sul ruolo formativo della scuola e sul valore della competenza in relazione alle prospettive aperte dalla green economy in termini di futuro occupazionale e di realizzazione personale ha preso la parola Pasquale Izzo, Sindaco di San Salvatore e padrone di casa. Preside anch’egli, attento pertanto alle sollecitazioni provenienti dal mondo dei giovani, ha sottolineato come l’ITIS rappresenti una piccola realtà, ma dinamica, vitale e attiva, che sa porsi sul mercato perché attenta alle richieste dello stesso e all’evoluzione dei tempi. Come cittadino e come amministratore si è detto interessato all’argomento del risparmio e della tutela ambientale proponendo di dare un seguito al convegno attraverso un incontro scientifico che coinvolga anche la popolazione e il mondo della finanza. Sulla stessa lunghezza d’onda, ma più appassionato, il Sindaco di Amorosi Giuseppe Di Cerbo che ha spronato gli alunni a perseguire i loro obiettivi con “la passione che non fa sentire la fatica” e ad acquistare quella preparazione che costituisce potere contrattuale e mette in grado di essere autonomi nelle scelte e di poter rifiutare il compromesso. Applauditissimo, il professore di elettrotecnica Francesco d’Orta ha portato il dibattito su un piano più strettamente tecnico parlando del peso della spesa per l’illuminazione sui bilanci pubblici e della possibilità di abbattere i costi ponendosi nel solco delle normative comunitarie e regionali e ottenendo al contempo un’efficienza sempre maggiore senza perdere in efficacia. In ultimo il contributo più specialistico dell’Ingegnere Paolino Guida, responsabile del Centro di Calcolo del Laboratorio “Virgo” presso la Facoltà di Fisica della Federico II nonché a.d. della Led and Fly. Un ricercatore e un uomo d’industria che ha rassicurato innanzitutto circa la possibilità di abbassare le spese senza dover rinunciare ai consumi ma semplicemente migliorando l’efficienza. Le ragioni dei consumisti più ortodossi si sposano perfettamente con una tecnologia che nasce prettamente allo scopo di illuminare (e perciò lo fa meglio) a differenza della combustione che nasce e si sviluppa per altri scopi. I LED presentano, rispetto alle lampade tradizionali, numerosi vantaggi: a fronte di una minore dimensione una elevata potenza (a parità di watt assorbiti un numero maggiore di lumen emessi); una grandissima affidabilità e una lunga durata (vita media 100.000 ore in assenza di manutenzione); possibilità di variare l’intensità in concomitanza con il crepuscolo (DIMMING); non si riscaldano e hanno un basso voltaggio di funzionamento; non danno problemi per lo smaltimento; illuminano solo verso il basso e non a 360 gradi, riducendo l’inquinamento luminoso; abbassano le emissioni di CO2 in atmosfera. Nell’esempio di buona pratica del Comune di Torraca (SA), prima città al mondo illuminata totalmente a LED, a fronte di un investimento iniziale sicuramente non esorbitante il risparmio sui consumi si attesta all’88% ma in crescita. Da ultimo il saluto dei ragazzi dell’ITIS che si sono impegnati a dare un seguito alla giornata odierna attraverso la realizzazione pratica di un punto luce a LED.

Nella foto: Di Cerbo, Izzo, De Girolamo, D’Orta, Guida

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