di Pasquale Carofano
Ho letto l’invito del candidato Peppe Di Cerbo ad un confronto volto a “chiarire alcuni aspetti della campagna elettorale e ad illustrare come si intende agire per dare una svolta a Telese”.
Vorrei tranquillizzarlo: non “mi tiro indietro”, come poco elegantemente paventato dal mio avversario, ma non intendo raccogliere l’invito e prestarmi ad un incontro inutile per due ordini di motivi.
Il primo è che la compagine da me capeggiata ha già ampiamente chiarito ai cittadini di Telese, e continuerà a farlo in un confronto diretto nelle piazze e nelle case, le proposte e gli obiettivi che intende perseguire nel governo attento e responsabile della nostra comunità.
La seconda ragione è che ritengo fuorviante un eccesso di personalizzazione delle alternative in campo, quasi come se in questo momento fosse in gioco soltanto la scelta fra due persone.
Quello che è in gioco è ben altro: è la scelta a cui sono chiamati i nostri concittadini tra due modelli diametralmente opposti di proposta politica per Telese. Il primo, al quale ho lavorato e lavorerò con le migliori energie del nostro territorio, capace di assicurare nuovo impulso alla crescita nella legalità della nostra cittadina; il secondo, quello rappresentato dal candidato avverso, che ad una settimana dal voto non ha ancora chiarito ai cittadini “obiettivi e proposte”.
Capisco, quindi, che il candidato sindaco dell’altro schieramento avverta la necessità di un confronto; io non ho la stessa esigenza.
Con Peppe Di Cerbo il confronto sarà in consiglio comunale sui problemi e sulle soluzioni per Telese e non sugli slogan elettorali.
Il prossimo incontro della Lista Vinci Telese con i cittadini si svolgerà mercoledì 24 marzo alle ore 19.00, in località Piana,Via San Giovanni, nello spazio antistante ElettroMarket Sud.
Non e’ in gioco la scelta tra due persone bensi’ tra due liste civiche, sarebbe stato opportuno quindi, come viene normalmente fatto, che i due capolista avessero spiegato in un confronto pubblico quello che desiderano fare per amministrare nel modo migliore il nostro paese. Peccato….
Almeno per quanto riguarda Pasquale Carofano, è esattamente quello che sta facendo in tutti gli incontri pubblici con gli elettori.
Basta andare a sentire lui e i candidati della sua lista, se si è davvero interessati, per rendersene conto.
Per quanto riguarda i confronti pubblici, sui quali non sono contrario per principio, non è vero che vengono fatti normalmente, tanto è vero che il presidente del consiglio ha ritenuto inopportuno farne uno con il segretario del PD, ma questo lei lo sa benissimo.
La mia opinione è, però, che se si decide di farlo, il moderatore dovrebbe solo garantire i tempi, in quanto mi sentirei più sereno se a turno ogni candidato facesse una domanda all’altro su un tema specifico, perchè in tal modo si sgombrerebbe il campo da ogni dubbio dietrologico.
Sono però contrario ai confronti fatti a pochi giorni dalle elezioni, perchè mi ricordo ancora il colpo basso sferrato da Berlusconi quando chiuse la trasmissione con la dichiarazione a effetto sull’ICI.
In questi casi non c’è poi il tempo per controbattere in altri incontri pubblici.
Mi permetto di condividere il pensiero di De Cicco.Certamente, il confronto si fa con e tra la gente,tra gli elettori ed in futuro in consiglio comunale.Tuttavia, caro Pasquale, anche il confronto con l’altro candidato sarebbe stato ulteriormente utile: a capire, a spiegare le ragioni dell’uno e dell’altro.Sarebbe stato un ulteriore esempio di democrazia, sulla scia di quanto succede in altri sistemi politici maturi dove il confronto tra i due candidati è imprescindibile, al di là di comizi e programmi.Avrebbe giovato un po’ a tutti nello scegliere per il meglio..Peccato.Sinceramente, Pasquale, non è da te questo rifiuto alla berlusconi maniera, soprattutto in virtù della convinzione nelle tue ragioni, assolutamente rispettabili….Con rinnovata stima
Mi permetto di intervenire, trascurando valutazioni di merito che lascio agli interessati rispettandone le specifiche motivazioni, solo per precisare che il giorno 15 marzo 2010 ho discusso e sottoscritto in Prefettura il protocollo relativo alle “modalità di svolgimento della campagna elettorale”. Al punto 13 del documento si esclude, tra le altre cose, il contraddittorio. Si è convenuto comunque che eventuali confronti diretti avrebbero potuto aver luogo solo con opportuni accorgimenti (televisione, locali, ecc.) e comunque con l’inibizione di interventi di terzi:
Con me c’era anche Salvatore Verrillo.
Tanto per dovere di informazione.