di Gianni Liverini

Il signor Di Cerbo appare un po’ nervoso e per far rumore offende. Non intendo cadere nelle sue provocazioni, che mi danno invece l’opportunità di precisare le posizioni politiche e le due proposte elettorali sulle quali i cittadini di Telese saranno chiamati a esprimersi il 28 e 29 Marzo.

Il ragionamento fatto da me all’ atto della presentazione della lista “Vinci Telese”, nella quale sono candidato, è molto semplice.

“Vinci Telese” è una compagine che nasce da un atto di responsabilità e di conciliazione tra tutti coloro che, pur potendo legittimamente aspirare alla carica di candidato Sindaco, hanno preferito fare un “passo indietro” per consentire l’aggregazione di un ampio schieramento che alle ultime elezioni del 2009 ha espresso il 60% circa dei consensi.

Non si tratta di un mero cartello elettorale.

Quella compagine raggruppa uomini e donne che nel tempo si sono sempre opposti ad una continuità amministrativa che va avanti da 25 anni.

I candidati di “Vinci Telese”ritengono che quella gestione abbia prodotto divisioni e ingiustizie sociali e seri danni territoriali-ambientali.

“Vinci Telese” è contro quella continuità amministrativa e propone un cambiamento attraverso un programma che il candidato Sindaco Pasquale Carofano sta descivendo nelle sue occasioni d’incontro pubbliche e private ai cittadini di Telese.

Ritengo, inoltre, che vada assunta positivamente la posizione di quelle persone e di quei candidati che si sono staccati da quel sistema politico-gestionale, avendo valide ragioni per non poterlo più condividere.

Il Signor Di Cerbo, invece, da dove nasce quale Candidato Sindaco?

Egli ha parlato prima di “unità nazionale”, poi di “transizione” e da ultimo di “amore”.

Prendo per buoni tutti questi nobili sentimenti.Credo, tuttavia, che non bastino.

Penso che dovrebbe avere anche il coraggio di dire che la sua lista nasce da forze politiche desiderose di far perpetuare un passato politico-amministrativo, i cui risultati negativi non sfuggono alla maggior parte della comunità telesina.

Lo dimostra la presenza di tanti candidati della sua lista, che sono stati protagonisti e caratterizzanti di quella lunga stagione politica senza mai combatterla o avversarla.

Da ultimo, poi, vorrei anche ricordare che di fronte ad una platea di oltre 700 persone mi sono assunto la responsabilità di dire, ribadendolo anche la seconda volta, in maniera netta ed inequivoca, per evitare strumentalizzazioni, che il Signor Di Cerbo è una persona perbene.

Spero che Di Cerbo non mi deluda, facendomi diventare veramente bugiardo.

Gianni Liverini

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3 Commenti

  1. Una commedia alla Totò e Peppino .
    Totò : Si va alle elezioni per la prima volta dopo 25 anni, non dopo 8 mesi! Ora che finalmente ci siamo liberati del gran maestro, dell’Incantatore di serpenti”

    Peppino: Ma a chi vuoi far credere che il popolo telesino sia andato a votare con il cappio al collo. Totò non dire bugie”

    Totò : tu parli prima di “unità nazionale”, poi di “transizione” e da ultimo di “amore”.

    Peppino : Totò io parlo poco tu invece sei solo chiacchiere e distintivo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    FINE PRIMO ATTO.

  2. INIZIO SECONDO ATTO

    Totò: Pino, ti sei ridotto ad avere sostenitori che neanche ti possono votare? Ma dove li prendi?

    Peppino : embèè…tutto fa brodo. Per amore…..

    p.s.
    Pino: vezzeggiativo di Giuseppe.

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