di Anna Musco

Ci siamo sentiti  un po’ si settimane fa’ a seguito di una mia risposta su un tema che mi sta, piu’ di ogni altro, a cuore: il rispetto per ogni forma di vita – Umana e Non Umana – e la capacita’ di convivenze di dette espressioni di vita per il raggiungimento di un globale equilibrio; nello specifico, la tutela degli animali in generale come espressione di vera civilta’ per ogni persone che vuole ritenersi una creatura realmente intelligente e consapevole  della sua maggiore apertura mentale e capacita’ cognitiva nella visione globale del Creato.  Solo in questa consapevolezza e’ possibile “cum-vivere” pacificamente ed equilibratamente nel contesto creativo dell’Universo;  e’ solo da questo modo di rapportarsi dell’Essere umano – che altro non e’, in termini scientifici , se non un “ ANIMAL  homo ” – con il l mondo del Non umano che l’uomo puo’ verificare la sua corrispondenza alle piu’ qualificate forme di vita;  confrontandosi con il messaggio: “E’ dal modo come un popolo rispetta ogni forma di vita sul Pianeta che si puo’ valutare il suo grado di civilta’ “. Messaggio (che, per la mia esperienza di vita molto vicina al centenario, l’Italiano, in grandissima parte, non conosce o a messo a dormire nel cantuccio piu’ remoto della sua coscienza)  di un certo “Mahatma Ghandi” – per chi non ne ha mai sentito parlare (e purtroppo sono in molti, specie nelle giovani generazioni) un piccolo uomo, minuto e sorridente, socialmente – secondo gli standard correnti di interpretazione di questo termine – poco piu’ che zero; che, guarda caso, e’ stato capace – nella sua “microscopica” realta’ umana (sempre inteso il termine “microscopico” come sopra) di dare vita, con i suoi insegnamenti ed il suo esempio di vita, ad una nazione come l’India, ridando al suo paese liberta’ e dignita’ e ponendo fine alla dominazione colonialista ultrasecolare dell’Inghilterra.

Ma torniamo a noi.

Vorrei sapere cosa, IN CONCRETO, ha prodotto il contatto-intesa tra l’Assessorato all’Ambiente, le ASL, l’ENPA riguardo all’applicazione della normativa in tema di protezione animali e disciplina del randagismo.

So per certo – e sono pronta a scommetterci – che siamo di fronte alle solite vuote , vaghe promesse di un certo “fare” e di un certo “provvedere”. Ed intanto, mentre…”il medico studia, il malato se ne muore”, dice il vecchio detto delle nostre parti.

L’assessore Aceto (collega?) non si e’ degnato di scendere dal suo … Olimpo celeste per un contraddittorio con la sottoscritta, come richiesto (ma non mi meraviglio;  e’ il “normale” e solito comportamento dei politici di questo triste Paese – non importa la corrente politica: una volta ascesi al…supremo ed agognato seggio…”chi s’e’ visto s’e’ visto”; tanto gli elettori non avranno mai modo di raggiungerli per chiedere loro conto del modo di procedere in attuazione del mandato conferitogli -; politici che, non potendo opporre nessuna realta’ di attuazione e di applicazione delle leggi vigenti e/o di un  vero e fattivo procedere per la realizzazione dei programmi loro demandati, si fanno scudo – e che scudo insuperabile! – della…”cortina di ferro” (al cui confronto quella della famosa citta’ celeste e’ appena una recinzione di campagna) costituita da una massa amorfa di …galoppini piu’ o meno qualificati che impediscono ogni contatto.

E, ciononostante, io insisto. Vorrei tanto che qualche rara perla del mondo di quella che io definisco “politica di bassa lega”, avesse il coraggio di fare proprio il sistema anglosassone di continua verifica e disponibilita’  di contatto tra il candidato eletto e gli elettori;  ed accedesse all’incontro – non quello squallido, programmato, di cui si ha notizia sui giornali o in televisione, con domande e risposte concordate per…non turbare lo stato di quiete e di inerzia il cui l’elettorato – solitamente ignorante di questioni politiche – vegeta perennemente; ma sincero, diretto, costruttivo; da cui la controparte (assessore, sindaco, ministro e cosi via) avrebbe tutto da guadagnare in successo, in qualita’ professionale (che anche quella della attivita’ politica e’ una professione – e di quale livello ed importanza –  se il relativo compito viene esercitato in modo eccellente), in certezza di poter procedere su questa strada “sine die” perche’ potrebbe contare su un elettorato fedele in quanto consapevole.

Ma questo, forse, e’ solo un sogno, un’inutile speranza.   E quanto rimpiango la mia lunga permanenza all’Estero (Canada) dove, per incontrare un politico (e tra i piu’ alti in grado)  bastava una semplice telefonata al suo Ufficio costituente – che si reperiva semplicemente con una scorsa all’elenco telefonico -.

Giusto un esempio: ho incontrato il vice Premier dell’Ontario, telefonando alla sua segreteria e chiedendo un appuntamento: Non solo la telefonata e’ stata recepita e l’appuntamento, ovviamente accettato, ha avuto luogo entro una settimana, ma la segretaria mi ha richiamato per BEN TRE VOLTE per chiedermi quando IO ERO DISPONIBILE ALL’INCONTRO;  e. dulcis in fundo, NON SONO STATA IO A DOVERMI RECARE AD OTTAWA (capitale del Canada) MA IL DETTO POLITICO A VENIRE DA ME A TORONTO., SIA PURE NEL SUO UFFICIO LOCALE.

E SCUSATE SE E’ POCO !!!!!!!!

Cio’ premesso, egregio direttore, vogliamo provare a smuovere un po’ le coscienze dei politici locali per un qualche dibattito e la messa a punto serie e fattiva per la risoluzione dei vari problemi che affliggono questa vostra bella terra?

L’assessore Aceto potrebbe dare il buon esempio. Potremmo dare veramente l’avvio ad una valida collaborazione, tenuto conto che il suo assessorato e’ tra i piu’ importanti per l’ampia gamma di competenze e derivati.  E, proprio per usargli una cortesia, potrei venire io da lui !

Cordialmente   Anna Musco

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2 Commenti

  1. http://www.ilquaderno.it/societa-rifiuti-aceto-apre-confronto-provincia-una-lapalissiana-necessita-40688.html

    1/11/2009 :: 11:57:51
    Società rifiuti, Aceto apre al confronto: per la Provincia è una lapalissiana necessità
    “La Provincia di Benevento avvierà presto il confronto su piano rifiuti e piano tecnico-industriale della società provinciale con tutti i portatori di interessi diffusi. Più che l’accoglimento di una richiesta, tale confronto è una lapalissiana necessità”.
    naturalmente noi stiamo ancora aspettando la lapalissiana necessità di incontrarci con l’assessore, anche se ormai come si dice qui ” è carta conosciuta” e l’incontro stesso non ha più importanza. quindi cara Anna non sei sola. C’è ancora qualcuno che crede ai suoi comunicati stampa però.
    maria pia

  2. @ Anna e Maria Pia

    le vostre sono azioni ad alto rischio…a me è capitato di essere minacciato perfino di dovermi subire delle lezioni a casa, e, per un ignorante è una pena enorme…ma ripensando alla scena degl’Intoccabili…sei tutto chiacchiere e distintivo…mi tranquillizzo

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