di Emilio Fabozzi
La passata amministrazione A.S.L. di Benevento nel 2007, intraprese attraverso uno specifico progetto, avvalendosi di figure professionali esterne, un percorso assistenziale dedicato ai servizi domiciliari per i malati terminali, anticipando nei fatti quello che oggi è un tema predominante dibattuto in Parlamento ed è imminente l’approvazione, in tal senso, di una specifica Legge.
Bene, quest’assistenza, volta principalmente alla tutela della dignità del malato, da questo mese di febbraio è stata sospesa dall’attuale Amministrazione che intenderebbe erogare il servizio utilizzando solo risorse proprie interne. Sono, a questo punto, leciti diversi interrogativi. Quali risorse interne saranno impegnate visto che la A.S.L. si è dovuta avvalere per 3 anni di figure esterne? Saranno conservati i livelli assistenziali raggiunti in anni di sacrificio ed organizzazione? Si terrà conto della dignità dell’ammalato che ha fin qui seguito un percorso terapeutico individualizzato? Una cosa è chiara ed evidente: “I cittadini dalla Sanità si aspettano SANITA’” e non sempre è possibile prescindere da chi materialmente la eroga.
Il Progetto ha garantito nei tre anni d’attività la migliore qualità di vita al malato terminale attraverso personale qualificato e preparato nelle Cure Palliative, tanto che il numero dei malati assistiti è sensibilmente aumentato nel tempo. Segno inconfutabile di quanto bene l’equipe esterna ha operato su tutto il territorio.
Speriamo che il management della ASL, a complemento della decisione di rescindere il rapporto con persone, che hanno profuso ogni impegno su un aspetto sicuramente importante della vita di ogni uomo, possa porre in essere, davvero, le risorse idonee e soprattutto adeguate per continuare ad erogare l’Assistenza con gli stessi livelli. Speriamo che tutta l’Amministrazione ASL si chieda davvero chi è il malato terminale. L’invito a una maggiore umanità intorno alla morte e ai morenti non è certo superfluo nel mondo in cui viviamo oggi. Le Cure Palliative rappresentano di fatti una nuova forma di umanità, affettività e autenticità.
Prescindendo dalla ricaduta occupazionale che purtroppo si abbatte sull’intera equipe speriamo che l’ipotizzato risparmio possa essere utilizzato davvero per i malati terminali. Essi non hanno colore politico.
“Equipe Assistenza ai Malati Terminali”