Segnalazione di Giuseppe Grimaldi
Articolo tratto da ‘Il Mattino’ a firma di Vittorio Vallone
Ancora problemi per far sì che il fronte di opposizione all’amministrazione uscente trovi un’intesa su nomi e candidati da proporre alle prossime amministrative in una lista unitaria. A puntare i piedi è l’assessore provinciale del Prc Gianluca Aceto, che contesta apertamente il metodo adottato da alcuni per arrivare ad una ampia coalizione che possa governare la cittadina termale spiegando anche quali sono stati,ad oggi, i vari confronti per far si che la lista unica prenda vita. «Nelle scorse settimane si sono tenuti diversi incontri cui hanno partecipato Democratici per Telese, Altrofuturo, Prc ed Udc. I consiglieri di quest’ultimo partito, intanto, si sono accordati con la lista d’occhiana, che presenta Giuseppe Di Cerbo come candidato sindaco» esordisce Aceto, aggiungendo: «Alla base delle discussioni, oltre ad un’analisi condivisa su ciò che è successo e su ciò che si vorrebbe fare per Telese, è stato posto il principio della pari dignità secondo cui ciascun soggetto, ivi compresi quelli ancora da aggregare, poteva designare un proprio candidato, scegliendo poi insieme quello ritenuto più aggregante.
Sabato scorso, in un incontro informale cui era stato invitato Gennaro Capasso, quest’ultimo ha introdotto un critero che contrasta con quello della pari dignità. In sintesi la designazione spetterebbe al partito più grande, quindi il Pdl, che tuttavia non avanza alcuna proposta ma impone che altrettanto facciano gli altri partiti e soggetti associazionistici. Il candidato sindaco dovrebbe essere trovato all’esterno del tavolo, ma ad oggi, nessuna proposta concreta viene tuttavia avanzata».
Rifondazione, non condividendo il metodo, ha lasciato il tavolo e convocato un direttivo ed una assemblea aperta, da cui è venuto il mandato di lavorare ad una lista civica di ampio schieramento, riservandosi però di tornare eventualmente a dialogare solo dopo il ritiro della proposta Capasso e con il ritorno al principio di pari dignità. «La proposta Capasso – sostiene Aceto – è dannosa ed arrogante. Il Prc rappresenta da sempre l’opposizione al sistema di potere che ha visto in D’Occhio il suo fulcro e che tenta di riorganizzarsi riproponendone la continuazione. Le logiche del Pdl guardano solo agli assetti di potere interni a quel partito. Il Prc non vuole imporre il suo candidato, ma afferma il diritto ad avanzare la propria proposta, da discutere sulla base del merito e non degli stucchevoli veti posti contro le persone e l’area politica che da sempre hanno dimostrato coraggio e lungimiranza, mentre altri utilizzavano la dote portata da D’Occhio e poi scaricavano il leader in disgrazia. È il tempo delle scelte coraggiose e della chiarezza, di una lista davvero innovativa che lasci da parte il pressappochismo e la superficialità di chi, invece di far tesoro delle lezioni passate, crede di potere dettar legge senza averne diritto né capacità». Riferendosi infine all’esperienza di Vendola in Puglia, Aceto conclude: «La sinistra è in grado di vincere e amministrare bene, sovvertendo la consunta massima secondo la quale solo un candidato moderato sarebbe in grado di aggregare».
Articolo tratto da ‘Il Mattino’ a firma di Vittorio Vallone
Sabato scorso, in un incontro informale cui era stato invitato Gennaro Capasso, quest’ultimo ha introdotto un critero che contrasta con quello della pari dignità. In sintesi la designazione spetterebbe al partito più grande, quindi il Pdl, che tuttavia non avanza alcuna proposta ma impone che altrettanto facciano gli altri partiti e soggetti associazionistici. Il candidato sindaco dovrebbe essere trovato all’esterno del tavolo, ma ad oggi, nessuna proposta concreta viene tuttavia avanzata».
Rifondazione, non condividendo il metodo, ha lasciato il tavolo e convocato un direttivo ed una assemblea aperta, da cui è venuto il mandato di lavorare ad una lista civica di ampio schieramento, riservandosi però di tornare eventualmente a dialogare solo dopo il ritiro della proposta Capasso e con il ritorno al principio di pari dignità. «La proposta Capasso – sostiene Aceto – è dannosa ed arrogante. Il Prc rappresenta da sempre l’opposizione al sistema di potere che ha visto in D’Occhio il suo fulcro e che tenta di riorganizzarsi riproponendone la continuazione. Le logiche del Pdl guardano solo agli assetti di potere interni a quel partito. Il Prc non vuole imporre il suo candidato, ma afferma il diritto ad avanzare la propria proposta, da discutere sulla base del merito e non degli stucchevoli veti posti contro le persone e l’area politica che da sempre hanno dimostrato coraggio e lungimiranza, mentre altri utilizzavano la dote portata da D’Occhio e poi scaricavano il leader in disgrazia. È il tempo delle scelte coraggiose e della chiarezza, di una lista davvero innovativa che lasci da parte il pressappochismo e la superficialità di chi, invece di far tesoro delle lezioni passate, crede di potere dettar legge senza averne diritto né capacità». Riferendosi infine all’esperienza di Vendola in Puglia, Aceto conclude: «La sinistra è in grado di vincere e amministrare bene, sovvertendo la consunta massima secondo la quale solo un candidato moderato sarebbe in grado di aggregare».
Articolo tratto da ‘Il Mattino’ a firma di Vittorio Vallone
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Gianluca Aceto ha detto:
«La sinistra è in grado di vincere e amministrare bene, sovvertendo la consunta massima secondo la quale solo un candidato moderato sarebbe in grado di aggregare».
Bene. Mi fa piacere sentirglielo dire. Cerchi di essere meno moderato, allora, e pensi a unire la sinistra invece di perdere tempo attorno al vergognoso progetto di Listone Unico che, in una realtà divenuta ormai molto variegata come quella del nostro Comune, suona solo come l’ennesima grossa presa per i fondelli !!
Per favore, un po’ di calma…
Rispettate la fila, non vi accalcate ché c’è spazio per tutti !!
Piano piano, con calma!
Uno alla volta potete inserire i vostri commenti, è inutile che spingete!
Io capisco, lo so… sono fatti che vi riguardano molto da vicino… non come quelle scemenze sugli alieni e sugli ebrei, qua giustamente ognuno di voi non vede l’ora di dire la sua e nessuno ha paura di sbilanciarsi, anzi!
Però un po’ di calma, per carità, c’è spazio per tutti!
E rispettate la fila, vi prego!
Non vi accalcate, non spingete!
Piano piano, con calma ché c’è spazio per tutti !!
E non spingeeeete!
Ma veramente qualcuno vuole dare ad una lista un filone d’occhiano? Dopo tanto scempio e tante opere incompiute o incomplete, come dir si voglia, qualcuno vuole continuare a distruggere il paese emulando le gesta del famoso predecessore?
Badate bene, nell’esprimre il mio parere, non approfitto delle motivazioni legate ai noti problemi giudiziari: per quelli ci vorrà tempo per sapere se i capi d’accusa avranno ulteriori conferme o svanirà tutto in una bolla di sapone.
Parlo dei dati di fatto, situazioni che sono sotto gli occhi di tuttti e che credo producano risultati indiscutibili.
Evidentemente non è bastato vedere in soli 2 anni come Viale Minieri si sia ridotto. Le fogne a Via Scafa, il Palazzetto dello sport, la piscina (del cons. Idrotermale), la pista ciclabile e non ultima la palestra di Judo. Queste sono solo alcune delle grandi opere che ci restano in eredità dell’era d’occhiana. Quando saranno completate? Probabilmente mai. Quanto sono costate? Tanti, tanti, tantissimi soldini. Molti, molti, moltissimi soldini in più di quanto era prevsito. E non parliamo del Centro Pastorale, vero cavallo di battaglia delle ultime 2 tornate elettorali. Il buon senso ha fatto si che in 5 anni non si sia posata neanche la Prima Pietra! Meno male! Fortuna che anche “l’operazione Mulino” è fallita.
Se è vero che qualcuno vuole creare una lista filo d’occhiana vuol dire che c’è ancora gente disposta ad appoggiare questo modo di amministrare! Questo mi preoccupa molto di più della creazione del “listone”, a mio avviso, unica possibilità di dare inizio ad un nuovo ciclo.
Ciao, per rispondere a Del Deo volevo buttare lì un’analogia (non so fino a che punto corretta) con l’esperienza post-bellica del frontismo. In effetti siamo all’indomani di una piccola guerra (mentre un’altra se ne prepara da qui a poco) e il paese deve ripartire. Nel dopoguerra l’unione delle sinistre perse il confronto con la dc (i moderati). A mio avviso i telesini, se vogliono evitare il rischio di una “restaurazione” con annesso pericolo di revisionismo storico dovrebbero cercare intese quanto più larghe possibili e massima inclusione. Lo so che a chiamarlo listone non fa una gran bella impressione e che i puristi storcono il naso (pensando giustamente che conciliare gli opposti sia impossibile) però se lo si guarda da un altro punto di vista si può dire che un gruppo eterogeneo è meno monocratico e innesca maggiormente al suo interno dinamiche di confronto/scontro. Naturalmente questo è solo il mio pensiero. Saluti
Caro Giuseppe, da quello che scrivi sembrerebbe che negli ultimi anni non hai vissuto a Telese. Chi è stato il sindaco di Telese dal 2004 al 2009? Non è stato Pino D’Occhio, bensì Gennaro Capasso. Ed è stato Gennaro Capasso a nominare Pino D’Occhio assessore ai lavori pubblici. Gran parte degli scempi che elenchi sono stati realizzati dal Sindaco Capasso insieme al suo assessore. Perciò adesso cerca di evitare di far diventare D’Occhio l’azzeccapaccheri di turno, giusto perché è “fuori dal gioco”. Certo è stato lui a dare il LA al declino del paese, ma gli altri non hanno dimostrato di essere da meno di lui, in negativo.
Al signor Luca Mattei dico solo una cosina: ammesso e non concesso che il Listone Unico sia la sola via percorribile, in ogni caso E’ DI VITALE IMPORTANZA CHE DA TALE LISTA SIANO TENUTI BEN ALLA LARGA TUTTI,
RIPETO, T U T T I
I VARI EX CHE HANNO CONTRIBUITO, SIA ATTIVAMENTE SIA PASSIVAMENTE, SIA CON LE AZIONI SIA CON L’IMMOBILITA’, A FAR PRECIPITARE TELESE NEL BARATRO ODIERNO. GENNARO CAPASSO, PRIMO FRA TUTTI.
…una precisazione:
per “EX” non intendo solo gli ex sindaci, ma anche gli ex assessori, gli ex consiglieri di maggioranza e anche quegli ex consiglieri di opposizione che hanno strizzato l’occhiolino alla maggioranza.
Fulvio Del Deo
Caro Fulvio, anche in campagna elettorare il caro Pino D’Occhio ha ribadito che, a suo modo, è stato lui a far sedere Gennaro Capasso sulla poltrona di sindaco. Del resto almeno peri primi 2/3 anni di amministrazione Capasso in tanti dicevano: “se hai bisogno di qualcosa vai da Pino, l’altro non decide nulla”.
Gennaro ha una grande colpa che è quella di essersi reso conto troppo tardi che il ruolo per cui era diventato il protagonista probabilmente doveva essere solo ed esclusivamente quello di marionetta. Quando Gennaro ha cominciato a spulciare le carte ha capito che era il momento di ribellarsi alle indicazioni di Mangiafuoco. Prima ha cercato chiarimenti, ma poi ha commesso un’altro grave errore, sicuramente deleterio ai fini della possibile riconferma del mandato: non è stato in grado di tagliare i fili e revocare le deleghe al burattinaio ed ai suoi assistenti.
Adesso cosa vogliamo fare? ridare la possibilità a D’Occhio di arruolare un nuovo burattino che non deve avere proprie idee ma solo tanta voglia di protagonismo? Non sei stanco di pagare il biglietto per uno spettacolo già visto e rivisto di cui conosci bene anche il finale? Non ti basta il canone della tv? Preferisci la tv on-demand in modo che possa scegliere a che ora vedere/rivedere lo stesso spettacolo?
Sicché a te piace il burattino vecchio, se ho capito bene.
Io invece dico che il burattino vecchio è peggio del burattinaio.
Caro Peppe, penso che ci conosciamo da oltre vent’anni pur senza frequentarsi. Come saprai, mi sono trasferito nella tua cittadina e per le prossime elezioni, sarò un nuovo elettore di Telese.
Ho letto il tuo intervento e sostanzialmente, ho conferma della coerenza delle tue ideologie politiche che in parte condivido ed in altra parte, rispetto. Cerco di non addentrarmi in meriti che non conosco, per non aver vissuto direttamente a Telese anche se francamente, quel poco che conosco è forse quello che ci allontana. Posso dirti che in altre realtà paragonabili alla nostra, come quella da cui provengo ed in altre che vedo da osservatore , le cose non vanno tanto meglio ma è un discorso complesso che ci porterebbe lontano dal tuo intervento. Rimanendo quindi nel solco del tuo ragionamento, un elettore dovrebbe cambiare direzione politica se i risultati riconducibili a quella amministrazione sono negativi. Deduco che al comune non voterai per Capasso (se si candiderà)…o forse si perché in fondo, non è tutta colpa sua. Alle regionali credo, la cosa è più chiara: poiché esiste lo stesso tipo di disastro, con la stessa coerenza voterai PdL?
2 risposte brevi
A Fulvio: fino ad oggi non mi pare di aver sentito dire o letto che Capasso si candidi come sindaco.
A Flavio: di sicuro non appoggerò mai una lista di D’Occhio o filo-d’occhiana. Ricordi quando eravamo a Canale88? Sono passati più di 20 anni. Conservo gelosamente una videocassetta con un mio servizio in cui già mi lamentavo dei ritardi nella costruzione del palazzetto, Come dicevi ci conosciamo da oltre 20 anni e quel palazzetto ancora non è stato completato, anzi considerando che allo stato attuale è paragonabile al “rustico” di una nuova costruzione posso dire che siamo appena alla metà dell’opera! In questi lunghi 20 anni chi c’era ad amministrare? Come posso condividere le sue idee? Il mio è solo un esempio, ma possiamo sempre fare un giro in bicicletta per visionare le altri grandi opere.
Caro Peppe, di quella magnifica esperienza,io, conservo solo lo spirito d’aver perso una partita ma di averla giocata bene e con una bella squadra.
A giudicare da come hai eluso la mia provocazione, meriteresti la terza pagina del Corriere o un assessorato ma per dare un senso concreto al tuo ragionamento, potrei rispondere tranquillamente al tuo posto. Pur essendoci in ambito regionali, opere non solo da terminare ma mai cominciate, non rappresenterebbe comunque una ragione per cui, tu, cambieresti linea politica… ma lo pretenderesti da altri E’ in sintesi, quella tecnica dei venditori che propongono i frigoriferi agli esquimesi. Questa contraddizione coincide esattamente con il limite della nostra democrazia in cui si confonde la capacità di autodeterminazione sociale, e politica, con qualcosa che è più simile al tifo calcististico. La sinistra, o meglio quelle formazioni politiche che si identificano in quest’area, è stata messa alla prova dagli italiani per contrastare gli stessi errori che, sostanzialmente non ha saputo risolvere, anzi. La mia è una critica al sistema, non alle persone. E’ un’analisi lucida e spero equilibrata, che scopre il vero problema sulla struttura del fare politica, indipendentemente dalle persone. Di destra, di sinistra e di centro. Quando una linea fallisce e con essa l’antagonista, non ci sono altre strade che riscrivere le regole, piuttosto che riprovarle.
Fino a quando non ci saranno, se ci saranno, le condizioni per ristrutturare le basi della nostra democrazia, e scusami la crudezza, cambierà poco. Da Telese a Bressanone… passando per Canicattì.
La cosa davvero grave però, è che noi italiani siamo fondamentalmente ottimisti e va da sè che di fronte all’impossibile di alcuni ed alle ‘pippe mentali’ di altri, ci accontentiamo sempre della soluzione ‘meno peggio’ ed ognuno, come fai tu, farà la sua scelta politica su chi potrà almeno dargli un piccolo tornaconto. Sia pur esso, immateriale.
Con la stima e la simpatia di sempre, Flavio
Caro Flavio, credo sia più produttivo vendere bibite e gelati sulla spiaggia a ferragosto quando si toccano i 40 gradi. Inutile perdere tempo a tentare di vendere frigoriferi a chi non ne ha bisogno. Se dopo 25 lunghissimi anni di amministrazione i risultati sono questi mi chiedo: perchè mi devo “comprare il frigorifero”? Soprattutto nell’ambito locale ritengo che colori e partiti politici non contino un bel nulla. Non ho particolari ideologie politiche e ne tantomeno sono iscritto ad un partito. I miei amici sono sia di Rifondazione sia dell’estrema destra, sia del PDL che del PD, altri sono del centro. Berlusconi non mi sta simpatico, ma questo nell’ambito della politica locale vale quanto un fico secco. Del resto a Telese Terme ad amministrare ci sono state sempre (di sicuro almeno negli ultimi 25 anni) liste civiche, quindi cosa c’entrano i partiti quando si parla di amministrare Telese TERME. So benissimo che le opere incompiute e/o incomplete sono sparse su tutto il territorio nazionale, ma ritengo importante che ci si lamenti dei disastri che ci circondano. Qui ci vivo e se le cose funzionassero meglio sono convinto che anche io potrei sentirmi meglio. ViviTelese ha adottato come sottotitolo “vivibilità e benessere a Telese Terme”. Dal 2001 cerchiamo di convincere chi ci amministra ad impegnarsi SERIAMENTE per poter migliorare anche il nostro vivere.
Al sottoscritto non è mai piaciuto condizionare nessuno. Tra qualche giorno sarà nuovamente disponibile l’archivio di ViviTelese. Ti invito a consultatre i miei interventi e scoprirai che spesso ho utilizzato il supporto fotografico per documentare quello che scrivevo ed ho anche invitato i lettori a verificare di persona, in pratica ho cercato sempre di proporre il melone con la prova. Ti ho invitato ad un giro in bicicletta. Il mio scopo non è quello di farti cambiare idea, ma farti partecipe di quali sono i motivi che mi spingono a pensare in un certo modo. Nulla di più.
x Peppe…allora è chiaro. Il tuo ragionamento è questo: al Comune bisogna punire un’ammistrazione che ha lasciato dissesto, quindi una coalizione lontana dagli attuali amministratori. Alle regionali quindi, farai lo stesso ragiomento? Sarebbe coerente dare il voto al PdL. Te la senti di darmi una risposta chiara?
Flavio, scusami, ma forse non sono stato chiaro. A me delle regionali interessa ben poco. Ai quei livelli per me si equivalgono in nefandezza. Ti ho già detto che Berlusconi non mi sta simpatico, ma non mi sono espresso sugli altri. Scrivo di Telese su ViviTelese e non della Campania su ViviCampania. Quello delle regionali è un discorso che per il momento non mi interessa. Se tifo Benevento mi interessa ben poco che l’Inter vinca lo scudetto anche perchè se lo vincessero Juve, Milan o Roma cambierre ben poco per il calcio a Benevento Ora abbiamo l’occasione per dare una svolta. Ognuno di noi può decidere se svoltare o no. Io mi limito a ricordare a tutti che abbiamo un’occasione.
La tua risposta ora è chiarissima. Politica locale e fede calcistica si equivalgono. La politica regionale, si farebbe bene ad ignorarla.
p.s. quando ci faremo il giro in bici, ci allunghiamo un’attimo a Sant’Arcangelo Trimonte, verfichiamo dove finisce la nostra spazzatura locale, che diventatata spazatura provinciale, aspetta una soluzione da spazzatura regionale. Qualcuno la mette sui vagoni per la Germania, venedno così eletta a spazzatura europea.
Queste si, che sono svolte!
In bici a Sant’Arcangelo Trimonte? … mi traini?
Scusa ma la decisione di portare la spazzatura a S. Arcangelo, ritenendo idoneo quel sito, non l’ha presa il governo Berlusconi che avrebbe, e dico avrebbe, dovuto liberare Napoli e PROVINCIA dai rifiuti. Quando vado nell’interland Napoletano (ma già a Maddaloni ho non poche conferme) le cose non mi sembra siano cambiate. Di qui i miei sospetti che mi inducono a pensare che la nefandezza regna sovrana sia a Destra/Centro destra che a Sinistra/Centro sinistra. Chi ha più visibilità fa credere ciò che vuole. Chi può verificare con i propri occhi ha la possibilità di capire se quello che i politici dicono in tv è verità o l’ennesima bugia e questo senza aspettare che ai poltici cresca il naso.
Ciao. A Del Deo: si, secondo me, per vincere, o quantomeno per non “far vincere” altri ovvero consegnargli la vittoria, è assolutamente necessario non dividersi ma unirsi. Già me li immagino come si fanno forti delle altrui divisioni e sfruttano il principio delle profezie che si autoavverano per spostare l’inerzia dalla propria parte. Sempre secondo me non è di fondamentale importanza escludere finanche chi (facendo un’esagerazione) abbia magari una volta preso un caffé con l’ingegnere. Quantomeno perché io penso che bisogna credere che chiunque sia “recuperabile” se messo in un contesto virtuoso e chiunque può e deve essere seguito e controllato nel suo operato. A Flaviano Di Santo e Giuseppe Grimaldi: non vi conosco e non voglio assolutamente fare polemica ma non credete che sia magari il caso che vi scambiate gli indirizzi e-mail e vi contattatiate su msn per mettere in piedi una comunicazione non-differita? Io penso che quello che state dicendo solo in parte è coerente con l’argomento dell’articolo ovvero le prossime amministrative a Telese. Saluti